La Sindrome del Tunnel Carpale con tecnica mininvasiva

A livello del polso vi è un canale osteofibroso che permette il passaggio del nervo mediano e dei tendini flessori diretti alle dita della mano. Alterazioni ormonali, ritenzione idrica, lavori faticosi e ripetitivi, possono portare ad una progressiva compressione del nervo mediano che quindi inizia a soffrire.

Caratteristico è il formicolio notturno delle prime dita della mano.

Con la progressione della sindrome, compare la debolezza dei muscoli diretti al pollice.

Il trattamento è essenzialmente chirurgico ed è volto ad allargare il canale attraverso la sezione del legamento traverso del carpo.

La tecnica mini-invasiva usata permette di evitare di incidere la cute ed il sottocute, permettendo un rapido recupero.

Attraverso una incisione cutanea di 1 cm, a livello del polso, si  introduce una guida scanalata sotto il legamento traverso del carpo che viene tagliato con un paio di forbici. Il nervo mediano, così non sarà più compresso.

Il recuperò è decisamente più veloce rispetto ad altre tecniche che prevedono il taglio della cute a livello del palmo della mano.

Non è necessario l'uso di bendaggi della mano o altre protezioni ma di un semplice cerotto.

L'intervento è di breve durata (5 minuti) e viene eseguito in anestesia locale. Per tal motivo è possibile effettuare l'intervento chirurgico in ambedue i polsi contemporaneamente nel caso di sindrome del tunnel carpale bilaterale. Fin da subito è possibile riprendere le quotidiane attività attività manuali leggere come vestirsi, mangiare; il giorno dopo si può riprendere anche a guidare l'auto.

L’utilizzo completo della mano è verosimile nel giro di 2-3 settimane. Il trattamento chirurgico permette la scomparsa pressocchè immediata del formicolio notturno. Talvolta può restare una dolenzia localizzata a livello della cicatrice che può apparire arrossata ed indurita: questi disturbi che sono presenti nel 1% dei casi con la tecnica minivasiva, rispetto al 10-15% delle tecniche tradizionali, sono destinati comunque a risolversi spontaneamente dopo qualche mese. Nei casi gravi, allorquando si è instaurato una danno anche a carico delle fibre nervose destinate al muscolo che muove il pollice, sarà necessario associare altri interventi come la trasposizione tendinea affinché oltre alla risoluzione del dolore vi sia una ripresa valida del movimento.

Si incide a livello della piega del polso.

Con una forbice che scorre su una sonda scanalata si seziona il legamento trasverso del carpo.

Incisione mininvasiva di 1 cm.

STC trattata con tecnica tradizionale, non mininvasiva: ampia ferita sul palmo della mano.

VANTAGGI DELLA TECNICA MININVASIVA

  • in anestesia locale
  • durata intervento: circa 5 minuti
  • ferita chirurgica appena visibile
  • nessuna immobilizzazione
  • veloce ripresa
  • possibilità di intervento bilaterale nella stessa seduta operatoria

Dott. Vinicio Perrone

Medico Chirurgo
Specialista in ortopedia e Traumatologia

Domus Medica s.r.l.
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