Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti grazie alla possibilità di sfruttare le potenzialità della medicina rigenerativa applicata all’ortopedia. In questo caso si parla di ortopedia rigenerativa che prevede la rigenerazione dei tessuti danneggiati attraverso il prelievo di cellule dallo stesso paziente. Questa opportunità deriva dal fatto che nel nostro corpo esistono alcune cellule che hanno la capacità di formare nuovi tessuti, rigenerarli o ripararli.
Prima di utilizzare le cellule prelevate, bisogna sottoporle a trattamenti specifici: in particolare vanno filtrate e, quindi, iniettate direttamente nella zona di interesse. Grazie a questo approccio si può evitare, in molti casi, di dover ricorrere alla chirurgia ottenendo, peraltro, ottimi risultati e rendendo sopportabili anche i sintomi di alcune patologie che ancora oggi non risultano trattabili.
Il dott. Vinicio Perrone tratta con successo i pazienti con le più innovative tecniche di ortopedia rigenerativa, con un'esperienza maturata fin dai primi anni '90, occupandosi degli studi pre-clinici e clinici relativi all'utilizzo di acido ialuronico.
Con la crescita dell’organismo le cellule acquistano capacità e funzioni sempre più specifiche e, aggregandosi fra loro, danno origine ai differenti tessuti e organi. Purtroppo, più la cellula è differenziata più perde la sua capacità di riparare il tessuto di cui ne fa parte.
Tuttavia è stato osservato che, anche nel soggetto adulto, vi è una consistente quota di cellule, chiamate multi-potenti o mesenchimali che, opportunamente stimolate, possono trasformarsi nelle cellule specifiche di un determinato tessuto. Le applicazioni della medicina riparativa in ortopedia sono volte all'attivazione di queste cellule affinché possano ringiovanire la cartilagine articolare, i legamenti, l’osso, ovvero quei tessuti usurati o danneggiati. Attraverso la classica metodica di una liposuzione vengono estratte le cellule mesenchimali dotate di un’enorme potenzialità riparativa: questa tecnica è chiamata prelievo di cellule adipose (Lipogems, Lipocell).
Altra procedura, presente da più anni, è rappresentata dall’uso della pappa piastrinica o gel piastrinico ottenibile mediante un semplice prelievo di sangue del paziente. Attraverso un processo di centrifugazione si può ottenere un prodotto ad alta concentrazione piastrinica, una sostanza giallastra, il surnatante, che potrà essere iniettato nella nostra sede di interesse mediante una semplice puntura. Questa procedura è meno invasiva rispetto al prelievo di tessuto adiposo ma presenta un potenziale riparativo dei tessuti indubbiamente inferiore.
L’acido ialuronico ha rappresentato per l’ortopedico la prima opportunità volta a trattare la cartilagine articolare. Esso contribuisce alla lubrificazione della cartilagine che riveste le estremità ossee della nostra articolazione e contribuisce a migliorarne le sue capacità meccaniche.
Queste procedure trovano applicazione in ortopedia per la cura di problemi articolari, cartilaginei e muscolo-tendinei. In particolare nella cura di articolazioni artrosiche (spalla, gomito, mano, anca, ginocchio, caviglia) e nelle tendiniti (epicondilite, tendinite del rotuleo o dell’achilleo, fascite plantare).
La medicina rigenerativa ha aperto nuovi scenari per le cure di alcune patologie e soprattutto permette importanti vantaggi nell'ambito dell'ortopedia. Il principale obiettivo dell'ortopedia rigenerativa è quello di trattare qualsiasi condizione patologica con la rigenerazione dei tessuti che vengono prelevati direttamente dal paziente stesso.
È indubbio il vantaggio di poter riparare dei tessuti che sono stati lesionati durante un brutto infortunio, magari durante l'attività lavorativa oppure sportiva, semplicemente con un'iniezione. Questo significa poter sfruttare al meglio i potenziali delle cellule staminali mesenchimali.
La medicina rigenerativa apre nuove opportunità utili a trattare con efficacia anche patologie artrosiche che fino ad oggi risultavano particolarmente invalidanti per il paziente come, ad esempio, la coxartrosi oppure la gonartrosi. Sono situazioni nelle quali il paziente è costretto a dover prendere atto di un progressivo deterioramento delle sue articolazioni, con scompensi importanti nella vita quotidiana per difficoltà ad effettuare anche i movimenti più semplici senza provare dolore.
Le prime due tecniche descritte, cellule adipose e pappa piastrinica, possono essere impiegate anche in chirurgia traumatologica per favorire la consolidazione ossea nel caso di una pseudoartrosi, la riparazione tendinea dopo la sua sutura o, infine, per stimolare la guarigione di un'ulcera cutanea.
Statisticamente i principali problemi articolari di grave entità si presentano nella zona dell'anca e del ginocchio, due articolazioni di fondamentale importanza. L’ortopedia rigenerativa può rappresentare una fondamentale risorsa da sfruttare per tutti i problemi che potrebbero presentarsi nella zona dell'anca e del ginocchio, in particolare nel trattamento delle forme artrosiche. Questo è quanto mai vero soprattutto nei pazienti di giovane età che dispongono di una potenzialità di rigenerazione dei tessuti molto elevata.
Tuttavia, la letteratura medica conferma che anche nei pazienti anziani la capacità rigenerativa è valida, nonché rappresenta un’ottima soluzione ai disturbi lamentati nel grande anziano, quando un intervento chirurgico non sarebbe proponibile.
I vantaggi che si possono ottenere ricorrendo all’ortopedia rigenerativa sono molteplici. Innanzitutto in molti casi si riesce a scongiurare, o almeno a posticipare, l'intervento chirurgico per risolvere una lesione o una condizione patologica che interessa l'apparato muscolo-scheletrico.
Tra l'altro va considerato che non ci sono particolari limitazioni o controindicazioni per l'applicazione dell'ortopedia rigenerativa: può essere presa in considerazione per paziente di qualunque età o affetti da per malattie che controindicherebbero le classiche metodiche chirurgiche.
Esperienza consolidata clinica e chirurgica in ambito Ortopedico Traumatologico con oltre 2700 interventi chirurgici eseguiti come primo operatore.
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La second opinion rappresenta una strategia utile nella discussione del percorso clinico-terapeutico anche coinvolgendo altre figure professionali. Una volta valutato il caso, il Dr Vinicio Perrone suggerirà le migliori pratiche cliniche disponibili, eventualmente coinvolgendo altre figure specialistiche ove la complessità del caso lo richieda.
Un servizio unico e personalizzato focalizzato sulle specificità del paziente.
La seconda opinione è giustificata dal diritto del malato ad avere una conferma sia sulla diagnosi che sui trattamenti proposti.
Per richiedere una visita, avere informazioni, entrare in contatto con il dott Vinicio Perrone, senza alcun impegno compilare il seguente form per essere ricontattato.
Oppure chiama il +39 327 722 5672
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