Nella terapia con farmaci per via intra-articolare, l'acido ialuronico, componente fondamentale del liquido sinoviale e della matrice cartilaginea, utilizzato per via intrarticolare, si dimostra molto efficace.
L’acido ialuronico rappresenta una valida opportunità per la cura dell’osteoartrosi, da collocarsi fra la terapia medica e quella chirurgica.
Va consigliato all’esordio della malattia e nelle fasi di acuzie.
L'acido ialuronico è normalmente presente nel liquido articolare e contribuisce alla lubrificazione ed all'assorbimento degli stimoli meccanici. Nella cartilagine artrosica la matrice è alterata a causa della riduzione del liquido sinoviale presente, con conseguenze sulla vitalità e sulla sintesi condrocitaria.
Tre sono i principali meccanismi ipotizzati di azione dell’acido ialuronico: un effetto biomeccanico (medical device); un effetto antinfiammatorio e condro-strutturale (farmaco).
Con il miglioramento della viscoelasticità, il liquido sinoviale è più efficace nell’assorbimento dei carichi articolari e nel lubrificare le superfici articolari.
Altri benefici della terapia con ialuronato sono un incremento della sintesi dell’acido ialuronico endogeno e la sintesi dei proteoglicani.
Relativamente al peso molecolare ideale che dovrebbe avere l’acido ialuronico, quello con PM fra 0,5 x 106 e 4 x 106 Dalton presenta una affinità ideale per i recettori dell’acido ialuronico presenti sul condrocita. Quindi, sembrerebbe, non tutti gli acidi ialuronici hanno sicuri effetti terapeutici, ma solo quelli con un giusto peso molecolare.
La somministrazione è per via iniettiva endoarticolare previa disinfezione dell’area cutanea. Normalmente si preferiscono cicli di 3 o 6 iniezioni endoarticolari in base al peso molecolare scelto. Nell’anca si preferisce la somministrazione singola di acido ialuronico ad altissimo peso molecolare.
I benefici possono essere avvertiti dal paziente per un periodo di tempo variabile dai 4 ai 12 mesi, la terapia può essere ripetuta.
INDICAZIONI
Cura delle articolazioni di spalla, gomito, mano, anca, ginocchio e caviglia affette da lesioni di tipo degenerativo.
Nel gomito può essere usato nella cura dell’epicondilite.
VANTAGGI
I benefici possono essere avvertiti dal paziente per un periodo di tempo variabile dai 4 ai 12 mesi. La terapia può essere ripetuta.