L’ortopedico della spalla sarà in grado di diagnosticare e curare i problemi del complesso sistema che compone l’articolazione della spalla.
Rivolgersi ad un ortopedico specialista rappresenta la scelta più adeguata quando ci si deve sottoporre ad una visita perché è un medico che si è specializzato nelle specifiche patologie e si è affinato nello studio delle tecniche chirurgiche per il trattamento di lesioni, fratture e patologie degenerative.
L’ortopedico specialista tratta tutte le patologie traumatiche e degenerative della spalla, con particolare attenzione agli esiti di fratture mal consolidate, lesioni traumatiche acute e croniche della cuffia dei rotatori, oltre alle patologie più comuni come l’artrosi e gli esiti della lussazione della spalla.
Richiedi una visita ortopedica specialistica della spalla al dottor Vinicio Perrone, per identificare i problemi a carico di questa complessa area anatomica e giungere ad una diagnosi accurata e ricevere il trattamento più appropriato.
L'ortopedico specialista della spalla, dopo un'attenta valutazione, opterà per la tecnica più appropriata. Il dott. Vinicio Perrone proporrà sempre il trattamento più appropriato cercando di optare per la soluzione più semplice e meno invasiva, riservando il trattamento chirurgico alle patologie croniche e dove i trattamenti conservativi non hanno dato adeguata risposta.
I trattamenti chirurgici alla spalla vengono eseguiti avvalendosi di avanzate tecniche mininvasive e di tecniche artroscopiche.
Nei casi in cui la malattia è più severa trova indicazione l’impianto della protesi di spalla. Con questo intervento chirurgico si sostituiscono le superfici articolari con elementi protesici in metallo ed in polietilene.
La sostituzione protesica permette la risoluzione del dolore, il recupero del movimento con la possibilità di poter recuperare gran parte dei movimenti del braccio.
Al fine di migliorare al massimo il risultato finale clinico di questo intervento chirurgico sono importanti le abilità del chirurgo attraverso approcci con la minore invasività possibile rispettosi del deltoide ed applicare un percorso “Fast Track” (riabilitazione veloce).
Grazie alla continua evoluzione tecnologica e allo studio di nuove tecniche mininvasive per la chirurgia è possibile ottenere un veloce recupero della funzionalità con bassissime complicazioni e un rapido rientro all’attività lavorativa.
Riabilitazione personalizzata e fisioterapisti specializzati al recupero funzionale della spalla lavorano in stretta collaborazione con il chirurgo.
Diverse sono le patologie della spalla: dalle lesioni traumatiche, fratture e lussazioni, a quelle degenerative come l’artrosi, alle instabilità capsulo-legamentose.
Alcune richiedono interventi conservativi mentre altre di interventi di artroscopia.
La spalla è un’articolazione assai complessa. Ci consente di effettuare movimenti ampi e complessi che vedono la partecipazione anche della clavicola e della scapola.
L’ampia articolarità della spalla dipende dal fatto che è un’articolazione anatomicamente poco stabile: l’integrità della capsula articolare e delle strutture legamentose è indispensabile per conferire la giusta tensione articolare e consentire i corretti movimenti fra la testa omerale e la glena.
Inoltre essendo un’articolazione molto innervata, il dolore può variare da un semplice fastidio fino a diventare severo al punto da impedire anche il riposo notturno.
Spesso i tendini che circondano la spalla, la cuffia dei rotatori, possono andare incontro ad un processo infiammatorio cronico conseguente alla riduzione dello spazio normalmente presente fra l’acromion e la testa omerale. Nell’atto di sollevare il braccio verso l’alto il tendine del muscolo sovraspinoso viene ripetutamente schiacciato al di sotto dell’acromion: con il tempo si possono formare delle microlesioni, infine si può lacerare del tutto. Questa malattia, chiamata sindrome da impingement o conflitto subacromiale, se non trattata per tempo può comportare una notevole invalidità della spalla perché può portare alla rottura della cuffia dei rotatori.
In questi casi le tecniche artroscopiche ci consentono di aumentare lo spazio subacromiale, fra acromion e testa omerale, ed eventualmente suturare il tendine nel caso di una lesione recente.
Altre volte può succedere che le strutture legamentose che circondano l’articolazione della spalla e le conferiscono stabilità, possano andare incontro ad un processo di usura. Questo comporta che la testa omerale non è più correttamente centrata sulla scapola e tende a sfuggire dalla sua sede. Questa instabilità di spalla può talvolta essere aggravata da una iperlassità articolare costituzionale.
Spesso gli sport di contatto possono innescare una instabilità di spalla. Il fisioterapista è fondamentale nelle forme lievi al fine di recuperare il tono muscolare dei muscoli del cingolo scapolare. Altre volte bisogna agire chirurgicamente, soprattutto se la testa omerale fuoriesce (lussazione abituale). In tal caso un intervento chirurgico secondo Latarjet permette di ridare stabilità all’articolazione della spalla.
Un’altra affezione della spalla, frequente e dalle cause ancora non ben chiare, è la capsulite adesiva o “frozen shoulder”. In questo caso i tessuti periarticolari diventano fibrotici, adesi, rispetto ai piani ossei: ne risulterà un’articolazione rigida e dolente ai tentativi di movimento. Questa patologia spesso si risolve spontaneamente con l’ausilio di una terapia medica. Altre volte si può ricorrere alle iniezioni di pappa piatrinica o acido ialuronico. L’osteopatia può rappresentare un valido ausilio ai trattamenti iniettivi andando a rilassare gradualmente e progressivamente le strutture capsulo-legamentose retratte.
Infine, anche la spalla può andare incontro ad un processo di artrosi, cioè all’usura della cartilagine articolare che riveste i capi ossei. In tal caso il paziente presenterà una progressiva ed inesorabile riduzione della capacità di muovere il braccio.
L’acido ialuronio o l’innesto di cellule adipose in articolazioni possono alleviare la sintomatologia e ritardare di qualche anno la soluzione protesica. Questa rappresenta un’ottima opportunità per un pieno recupero articolare. La scelta della protesi anatomica o della protesi inversa dipenderà dall’età e dalle richieste funzionali del nostro paziente. Entrambe le soluzioni devono essere sempre congiunte ad una tecnica chirurgica accurata e rispettosa dei tessuti.
Esperienza consolidata clinica e chirurgica in ambito Ortopedico Traumatologico con oltre 2700 interventi chirurgici eseguiti come primo operatore.
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La second opinion rappresenta una strategia utile nella discussione del percorso clinico-terapeutico anche coinvolgendo altre figure professionali. Una volta valutato il caso, il Dr Vinicio Perrone suggerirà le migliori pratiche cliniche disponibili, eventualmente coinvolgendo altre figure specialistiche ove la complessità del caso lo richieda.
Un servizio unico e personalizzato focalizzato sulle specificità del paziente.
La seconda opinione è giustificata dal diritto del malato ad avere una conferma sia sulla diagnosi che sui trattamenti proposti.
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