La protesi nella artrosi di spalla

Una grave forma di artrosi o esiti di fratture trattate in modo scorretto possono portare a una progressiva deformazione dei capi articolari della spalla: il dolore continuo e la severa limitazione nel movimento portano il paziente ad eseguire una radiografia. Questa dimostrerà la scomparsa dello spazio articolare fra la testa dell'omero e la glenoide della scapola. Altre volte la testa omerale appare deformata e appiattita.

Nelle forme iniziali della malattia è possibile ricorrere alle terapie infiltrative a base di acido ialuronico o di cellule mesenchimaliprelevate dal tessuto adiposo.

Nei casi in cui la malattia è più severa trova indicazione l'impianto della protesi di spalla. Con questo intervento chirurgico si  sostituiscono le superfici articolari con elementi protesici in metallo ed in polietilene.

La sostituzione protesica permette la risoluzione del dolore, il recupero del movimento con la possibilità di poter recuperare gran parte dei movimenti del braccio. 

Diverse sono le protesi disponibili: la scelta di un particolare impianto protesico di spalla è condizionata dall’età del paziente e dalle sue richieste funzionali.

Nei paziente più giovani si preferisce usare impianti minimamente invasivi con possibilità di conservare la gran parte dell'osso del paziente. Si tratta di protesi senza stelo (stemless) che si ancorano nella metafisi, la parte più prossimale dell'omero. In questi casi si fa uso di una via mininvasiva che sfrutta il passaggio nell'interstizio presente fra sottoscapolare e sovraspinato (intervallo dei rotatori). Questo approccio è indicato soltanto nei casi in cui la glena è conservata e non va, quindi, protesizzata.

La protesi inversa di spalla è indicata, invece, in pazienti più grandi di età che presentano una cuffia dei rotatori lesionata con perdita della forza ed un'articolazione gravemente artrosica. La protesi è definita inversa perchè la convessità e la concavità articolare vengono invertite: ciò significa che una sfera di metallo viene fissata sulla scapola e una superficie concava sostituisce la testa omerale.

L'intervento di protesi di spalla avviene generalmente in anestesia generale. Raggiunta l’articolazione della spalla, le superfici articolari usurate verranno asportate e ricoperte dalle componenti protesiche. In mani esperte questo intervento chirurgico si esegue, a seconda del tipo di impianto, in un tempo compreso fra i 45 ed i 60 minuti. Nel corso dell'intervento chirurgico si somministreranno dei farmaci volti a ridurre il sanguinamento ed il dolore post-operatorio. La possibilità di far ricorso alle trasfusioni sangue è pressoché prossima allo zero, pratica importante per i Testimoni di Geova.

Al fine di migliorare al massimo il risultato finale clinico di questo intervento chirurgico sono importanti le abilità del chirurgo attraverso approcci con la minore invasività possibile rispettosi del deltoide ed applicare un percorso“Fast Track” (riabilitazione veloce).

In soggetti selezionati ed in buone condizioni salute, affetti da degenerazione articolare severa di ambedue le spalle, è possibile effettuare l'impianto della protesi in ambedue le spalle nella stessa seduta operatoria, con l'indubbio vantaggio di ridurre costi e tempi di recupero.

Terminato l'intervento chirurgico, riportato in camera, il paziente inizierà subito la rieducazione motoria attraverso l'uso di una macchina automatica (Kinetec) che mobilizzerà il braccio ai massimi gradi consentiti dall'articolazione. La sera stessa il paziente, privo di catetere e drenaggio articolare, verrà invitato a muovere il braccio attivamente, senza l'aiuto del fisioterapista. Questo aiuterà il paziente a trovare fiducia in se stesso ed a cogliere già gli immediati vantaggi derivanti dall'intervento chirurgico da poco eseguito.

Il giorno successivo verrà incrementata la fisioterapia attraverso due sedute giornaliere. In seconda o terza giornata il paziente è nelle condizioni ideali di fare rientro in casa e proseguire nel suo percorso riabilitativo che potrà durare dalle 3 alle 4 settimane.

Le componenti di una protesi inversa di spalla.

Donna di 69 affetta da artrosi di spalla tratta con protesi inversa.

Aspetto della protesi impiantata prima della chiusura dei tessuti.


Dott. Vinicio Perrone

Medico Chirurgo
Specialista in ortopedia e Traumatologia

Domus Medica s.r.l.
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