La rizoartrosi è una forma di artrosi dovuta al consumo dell’articolazione che permette il movimento del pollice. Questa di per sé è un’articolazione molto instabile, quindi suscettibile a consumarsi nel caso di un uso eccessivo e faticoso della mano. È un'affezione molto diffusa fra le donne soprattutto dopo i quarant’anni.
E' caratteristico il dolore che si manifesta sotto sforzo, la diminuzione della forza e la difficoltà a compiere semplici azioni quotidiane come aprire un barattolo o girare una chiave nella serratura.
Nelle forme iniziali, la rizoartrosi può migliorare con l'iniezione di cellule adipose di provenienza dal tessuto adiposo (Lipogem): il recupero sarà sorprendente sia per la riduzione del dolore sia per il recupero di un movimento valido. Anche le iniezioni di acido ialuronico aiutano nel sollievo dei sintomi, tuttavia con risultati clinici inferiori e meno duraturi nel tempo.
Nelle forme di rizoartrosi di grado severo, la chirurgia è risolutiva. Una volta si ricorreva all’artrodesi, cioè alla fusione dell’articolazione che comportava la perdita del movimento. Oggi si fa uso, principalmente, della trapeziectomia con sospensione tendinea o della protesi. Nel primo caso, dopo aver asportato le superfici cartilaginee erose si pone un tendine prelevato dalla mano stessa per colmare lo spazio creato. Invece, nel caso della protesi, da preferire alla precedente, si pone uno spaziatore metallico in pirocarbonio a separare le superfici artrosiche ripulite e recuperare sia il movimento sia la forza dell’articolazione stessa. Dopo l'intervento chirurgico di impianto di protesi, in anestesia superselettiva, si tutela la mano con un tutore per circa 20 giorni. Ad un mese si può riprendere gran parte delle normali occupazioni.
Donna di 45 affetta da rizoartrosi mano sx trattata con Pyrodisk.
I TEMPI DI RECUPERO, NEL CASO DELLA PROTESI, SONO MOLTO RAPIDI, CIRCA 3 SETTIMANE, L’INDUBBIO VANTAGGIO È RAPPRESENTATO DAL RECUPERO DELLA FORZA E DEL MOVIMENTO.