Talvolta nei bambini gli arti inferiori si possono presentare deviati rispetto ai normali assi.
Nel ginocchio varole gambe assumono l’aspetto di due parentesi “( )”; diversamente, nel ginocchio valgo, “ginocchia a x”, le caviglie restano molto distanti fra loro. La deformità consegue ad una sofferenza della cartilagine di accrescimento a carico della porzione prossimale della tibia nel ginocchio varo; della porzione terminale del femore nel ginocchio valgo.
Il ginocchio varo può essere secondario al rachitismo, alla malattia di Blount, alle fratture del femore o della tibia mal consolidate, ad uno squilibrio tra i muscoli interni ed esterni della coscia a seguito della pratica di alcuni sport come il calcio.
Il genu valgum adolescentium, invece, si osserva tra i 10 ed i 14 anni in soggetti in soprappeso, associato talvolta a piede piatto, alluce valgo, scoliosi.
Le forme lievi di ginocchio valgo/varo sono asintomatiche e prive di ripercussioni nella vita di tutti i giorni; le forme più gravi, che pregiudicano la qualità di vita del paziente, oltre al dolore possono comportare la sofferenza del tessuto cartilagineo che riveste i capi ossei del ginocchio, con la conseguenza di sviluppare un’artrosi precoce; il piede può diventare apparentemente piatto e l'alluce devia in valgo.
Nell'adulto il quadro clinico può essere grave al punto da richiedere anche l'impianto di una protesi di ginocchio.
Trattamento
L'uso di calzature ortopediche non ha dimostrato alcuna efficacia nella correzione della deformità; altrettanto la fisioterapia.
Nell’età adolescenziale il trattamento del ginocchio valgo/varo è rappresentato dall’intervento di emiepifisiodesi temporanea. La tecnica mira ad arrestare temporaneamente la crescita ossea del ginocchio: nel suo versante interno o esterno, così da permettere una progressiva “autocorrezione” del difetto con la crescita staturale rimanente.
La metodica chirurgica è semplice ed efficace, praticabile soltanto nell’età adolescenziale: 11-13 anni per le femmine, 12-15 per i maschi, cioè prima del termine dell’accrescimento.
La tecnica prevede l’inserimento di un dispositivo metallico a forma di U: le due braccia parallele vengono inserite nella cartilagine di accrescimento arrestandone la crescita. La parte opposta restante di cartilagine, con la crescita residua, correggerà progressivamente la deformità.
L’intervento, eseguito in anestesia generale dura circa 30 minuti, la sera si riprende a camminare senza necessità di bastoni; il giorno dopo l’intervento chirurgico il giovane paziente può essere dimesso e potrà riprendere tutte le attività anche sportive dopo pochi giorni. A distanza di circa 12-18 mesi la deformità risulterà corretta ed il dispositivo impiantato andrà rimosso.
Ginocchio valgo: quadro clinico e radiografico iniziale ed a correzione raggiunta.
Ginocchio varo: quadro clinico e radiografico iniziale ed a correzione raggiunta.