Le aspettative del paziente che oggi si sottopone ad intervento di protesi di anca sono molto alte in termini recupero articolare, riduzione del dolore percepito, riduzione della degenza, ritorno alla via normale.
Il percorso “Fast-Track” ossia "percorso rapido" applicato all’intervento di protesi di anca per via mini-invasiva permette un notevole incremento qualitativo dei risultati raggiungibili in questa chirurgia attraverso una riduzione del dolore post-operatorio e dello stress chirurgico.
Attraverso il percorso Fast Track, il paziente diventa protagonista del suo stesso recupero: il risultato clinico sarà superiore rispetto ai protocolli standard perchè si lavora anche sulla psicologia del paziente motivandolo nelle aspettative. E’ sempre auspicabile quando possibile unire all’impianto di una protesi a conservazione di collo un percorso Fast Track.
I punti salienti del protocollo sono:
Il percorso Fast Track prevede che, all'atto della dimissione, il paziente sia in grado di muoversi in autonomia all’interno della stanza, essere in grado di fare le scale, essere autonomo nell’effettuare le attività quotidiane di base, possedere una autonomia nel cammino di almeno 50 metri facendo uso dei bastoni canadesi.
Il paziente maggiormente soddisfatto percepisce di aver fatto un trattamento di sicura efficacia e guarderà con meno diffidenza la possibilità di un intervento protesico sulla articolazione controlaterale danneggiata dall'artrosi.
A 6 ore dall’intervento chirurgico il paziente viene avviato alla deambulazione.
In 3° giornata si può rientrare a casa ed eventualmente proseguire la riabilitazione in regime ambulatoriale.